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Sant’Antioco

L’ Isola di Sant’Antioco è unita alla terraferma da un istmo artificiale di 3 km che parte dalla costa 8 km a ovest di Tratalias. L’isola è situata nell’estremo sud ovest della Sardegna.

Attraversando l’istmo ci si imbatte inevitabilmente sullo stagno di Santa Caterina, il quale ospita diverse specie di uccelli acquatici come i fenicotteri, cormorani, gabbiani e aironi.

L’isola di Sant’Antioco è per estensione la quarta isola del territorio italiano. L’isola è territorialmente suddivisa in due comuni, la parte meridionale è amministrata dal Comune di Sant’Antioco mentre la parte settentrionale è gestita dal Comune di Calasetta.

Sant’Antioco

Colonizzata dai fenici attorno al IX secolo a.C., Sant’Antioco era la principale base del territorio del Sulcis – o Solki, come veniva chiamato all’epoca – e soprattutto rappresentava nell’intreccio di rotte commerciali estese dall’antico popolo semitico del Mediterraneo orientale fino alla Francia e alla penisola iberica. 

L’area era anche una preziosa fonte di minerali, estratti grazie al duro lavoro degli abitanti del posto. Ai fenici subentrarono i cartaginesi e poi i romani. Durante il periodo romano l’isola era conosciuta come  Insula Plumbaria o Insula Plumbea. L’origine del nome potrebbe esser dovuto alla presenza di antiche miniere di piombo e di argento oppure. Sulci, era il luogo dove si vendevano i metalli estratti in tutto il territorio del Sulcis.

Per un lungo periodo fu anche la base di pirati e il presidio si concluse verso il 1830, con la soppressione del fenomeno in tutto il Mediterraneo.

Pur essendo molto piccola, l’isola di Sant’Antioco ospita popolazioni molto diverse fra loro per tradizioni, lingua e cultura. Basta pensare che nel comune di Calasetta, la popolazione è di origine prevalentemente ligure sia per cultura che per parlata; la popolazione di Calasetta è anche chiamata tabarchina. Il termine “tabarchino” deriva dalla colonia ligure, proveniente da Pegli e dintorni, adiacente a Genova. I  colonizzatori si insediarono in Tunisia attorno al 1540 e avevano in concessione l’isolotto di Tabarka. Dopodiché, nel 1738, si trasferirono in parte sull’Isola di San Pietro, dove fu fondata Carloforte, ed in parte, nel 1770, su Sant’Antioco dove fu fondata Calasetta. 

Il centro storico di Sant’Antioco sorge in cima ad una collina. Il paese è molto carino e d’estate si anima. Il porto diventa un via e vai di persone e turisti che passeggiano durante le fresche sere d’estate.

L’evento più importante è la Festa di Sant’Antioco che si festeggia la seconda domenica dopo Pasqua. Risalente al 1359, la festa è dedicata al Santo Patrono. In questa occasione si può partecipare alle processioni, musica tradizionale, danze, fuochi d’artificio e concerti.

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