Nel cuore della regione storico geografica del Sulcis Iglesiente si trova Sant’Anna Arresi che, con la splendida frazione “marittima” di Porto Pino e le mille attrattive culturali e naturalistiche, costituisce una delle mete turistiche predilette della zona sud occidentale dell’isola.
Il paese, popolato da circa 3 000 abitanti, sorge in una zona collinare ricca di stagni costieri ed è stato abitato sin dall’epoca nuragica come attestano i numerosi nuraghi e le tombe di giganti disseminate nella zona. Le sue origini risalgono, però, alla fine del ‘700 quando una piccola comunità agropastorale iniziò a costruire il primo nucleo abitato intorno al Nuraghe Arresi da cui, combinato con la santa patrona, ne deriva il nome.
Il maestoso monumento sito nella piazza centrale del paese, tra la ‘vecchia’ chiesa di Sant’Anna e la nuova parrocchiale, costituisce un singolare esempio di nuraghe “cittadino” e, la sua posizione inglobata nel contesto urbano, mette in risalto il susseguirsi di varie epoche.
Dal 1986, proprio nella piazza del Nuraghe si svolge, nel mese di settembre, l’ormai celebre evento dell’estate musicale sarda “Ai confini tra Sardegna e jazz”, animato da grandi artisti della scena jazzistica mondiale.
Testimonianza dell’età nuragica è l’area archeologica di Coi Casu costituita da un nuraghe circondato da un grande villaggio che risulta esser stato abitato sino all’epoca altomedievale.
I fenici verso l’VIII sec. A.C. colonizzano la vasta zona degli stagni costieri di Porto Pino ed è nella costa che sono state rinvenute tracce di una vera e propria città costiera fenicio- punica chiamata “Poenus Portus” (Porto dei Punici). L’insenatura di Porto Pino ha costituito un importante scalo marittimo per poi trasformarsi in centro mercantile durante il periodo romano; sono presenti ancora le grandi cave di Porto Pineddu dalle quali si estraevano blocchi di arenaria per costruire case e strutture portuali. L’attività estrattiva e edilizia prosegue anche nella successiva epoca romana durante la quale al centro abitato viene dato il nome di “Pinus Portus” (Porto Pino) per via dei pini d’Aleppo presenti nel territorio.
Inizia così la rigogliosa crescita della città, favorita soprattutto dallo sbocco sul mare.
Oggi il canale di Porto Pino che congiunge gli stagni salmastri al mare, ha assunto i connotati di un delizioso porticciolo turistico dal quale è possibile partire per le escursioni in barca per ammirare dal mare uno dei tratti costieri più belli del sud Sardegna.
Sant’Anna Arresi è divenuta una delle più ambite mete turistiche soprattutto grazie alle spiaggia bianca di Porto Pino, ma l’incantevole costa, le spiagge dalle sfumature rosa e le deliziose calette sul mare dai colori caraibici (Porto Pineddu, Spiaggia dei Francesi, Portu’e Su Trigu) si rivelano una meravigliosa sorpresa.