Nel mezzo di un paesaggio naturale, aspro e desolato sorge uno dei più imponenti resti preistorici dell’isola: il Nuraghe Arrubiu.
Il nuraghe Arrubiu (o Orrubiu, <>) è uno dei complessi nuragici più rilevanti della Sardegna nuragica. Ricoperto di licheni rossi, il nome “Arrubiu” è dovuto a questi organismi vegetali che gli hanno donato un aspetto rossiccio.
Una volta arrivati sul sito archeologico vi sorprenderà la sua maestosità. Il Gigante Rosso è uno dei monumenti più imponenti di tutto l’occidente europeo.

Cenni storici
Costruito presumibilmente tra il 1400 e il 1900 a.C., il Nuraghe Arrubiu era a caposaldo di un vasto territorio comprendente decine di nuraghi satelliti, tombe di giganti e il Tempio a Pozzo di Su Potzu, luogo di culto.
Sull’origine del Nuraghe Arrubiu non si conosce molto, ciò che possiamo dire è che dopo il primo abbandono avvenuto intorno al IX secolo a.C., fu ripopolato nel II secolo dai Romani che lo riadattarono alle loro esigenze.
Infatti, sono stati ritrovati due laboratori enologici costituiti da due vasconi e il materiale necessario che serviva per la pigiatura dell’uva. Il nuraghe è rimasto abitato fino all’alto Medioevo dopodiché è iniziato il suo lento declino.
Il complesso nuragico
Arrubiu è uno dei rari nuraghi pentalobati. Occupa una superficie di circa 5000 metri quadri, all’interno dei quali sono presenti ampi cortili interni, scale, accessi, corridoi e vani cipollati. Nell’area circostante sono visibili ancora i resti di numerose capanne e di notevoli dimensioni.

Il nuraghe Arrubiu è l’unico complesso nuragico a cinque torri esistente nonché uno dei più grandi in assoluto. La torre centrale ad oggi raggiunge circa 15 metri ma sappiamo che in origine era alta quasi il doppio. Lungo le mura esterne rimangono sette torri ancora intatte e attorno sono presenti i resti di altre cinque torri. Gli archeologi hanno contato ben 21 torri in totale.
Sul lato orientale sono presenti tre capanne. La prima si pensa fosse la “Capanna delle Riunioni” ed ha una pianta circolare molto grande; la seconda ha una pianta circolare piccola mentre la terza è di grandezza intermedia.
Ma com’era fatto il Nuraghe in origine? Per avere un’idea più chiara, potete vedere la ricostruzione video in 3D creata da Rendering Studio.

I ritrovamenti
Durante le campagne di scavo, iniziate per la prima volta nel 1981, sono stati rinvenuti manufatti punici, romani e persino micenei. I reperti romani, comprendenti mole, bacili e attrezzi in pietra usati per spremere le olive e l’uva, sono esposti in un’area separata, accanto all’ingresso del sito.

Inoltre, durante una recente campagna di scavo, sono stati rinvenuti tre lingotti di rame di forma ovale e spezzati, come riportato dall’archeologo Mauro Perra. Dopo le analisi, è stato accertato che i lingotti di rame non molto puro, contenenti alte percentuali di ferro, sono provenienti dalMonte Sinai e del deserto del Negev.
Dove si trova e come arrivare al Nuraghe Arrubiu
Il Nuraghe Arrubiu si trova nella Località Su Pranu C/O Nuraghe Arrubiu 09061 ORROLI (SU).

È possibile arrivare a Orroli in circa 90 minuti di auto partendo da Cagliari, imboccando la SS131 e successivamente la SS128 verso Senorbì. Se preferite un percorso più agevole potete percorrere la SS 131 Carlo Felice fino all’incrocio con la SP 197 a 4 km da Sanluri.
Info e Prenotazioni
Il Nuraghe Arrubiu è aperto tutti i giorni dalle 9.30 fino al tramonto.
Le visite guidate sono disponibili tutti i giorni dell’anno e tramite una prenotazione con un minimo di 25 persone è possibile richiedere una visita guidata in notturna.
Per ulteriori info e prenotazioni potete visitare il sito web della Cooperativa Is Janas oppure contattare i numeri 0782 847269 – + 39 329 7867983.
Se siete incuriositi dalla storia sulla Sardegna Nuragica, potete leggere anche La Storia di Dedalo e i Nuraghi, Su Nuraxi o I Giganti di Mont’e Prama.
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