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Home  >  Miniere • Musei • Sulcis Iglesiente  >  La Miniera di Su Zurfuru: la sua storia dal 1870 a oggi
Posted inMiniere Musei Sulcis Iglesiente

La Miniera di Su Zurfuru: la sua storia dal 1870 a oggi

Posted By Eleonora Martis Posted on September 23, 2020
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La storia mineraria in Sardegna risale a tempi lontani. Infatti, sappiamo che fin dalla preistoria in Sardegna venivano estratti e lavorati i metalli.

È risaputo che  molti mercanti e conquistatori furono attratti dall’isola proprio per la presenza di numerosi metalli.

Le miniere in Sardegna sono state sfruttate fin dall’epoca romana e medievale, così come la Miniera di Su Zurfuru. 

Una miniera che si trova alle porte di Fluminimaggiore, un piccolo paese del Sud Ovest della Sardegna.

La storia della Miniera di Su Zurfuru

Come su tutte le aree del Sulcis – Iglesiente, anche per il territorio di Fluminimaggiore si svolsero le ricerche minerarie alla fine del XIX secolo.

Nel 1870 Salvatore Casu, un abitante dello stesso paese, ottenne alcuni permessi minerari per la ricerca di galena e argento nella località di Giovanni Longu.

Nel 1889, quella che conosciamo oggi come la Miniera di Su Zurfuru, venne data per la prima volta in concessione alla Victoria Mining Limited Company per l’estrazione di piombo e zinco.

Il nome “Su Zurfuru” fu scelto proprio dalla società inglese per la presenza di minerali solfurei. Una volta estratto, il minerale veniva lavorato nella Laveria meccanica di Giovanni Longu e successivamente trasferito al piccolo porto di Portixeddu. 

Negli anni la concessione allo sfruttamento minerario passò ad altre società. Infatti, nel 1891 avvenne il passaggio della concessione a favore di un’altra società inglese la The United Mines Company Limited e nel 1905, alla Pertusola Mining Ltd.

Tutto ciò portò a un cambiamento e a uno sviluppo delle modalità di produzione: vennero installati macchinari di altissima qualità, sempre più moderni e provenienti dall’America, molti di questi infatti sono marchiati “New York”.

La Pertusola Mining Ltd diede l’avvio alla costruzione di un piccolo villaggio, si occupò del rinnovamento della Laveria e dell’adeguamento della rete viaria con lo scopo di creare un collegamento ferroviario con i cantieri più lontani. 

La Pertusola però aveva un occhio di riguardo soprattutto per la miniera di Ingurtosu, trascurando così la miniera di Su Zurfuru che incontrò le prime difficoltà. Una fra le tante c’era lo scontento degli abitanti di Fluminimaggiore a causa di un cattivo smaltimento dei materiali inquinanti. Gli scarti minerari venivano gettati nelle acque creando dei grossi problemi all’agricoltura e i contadini iniziarono a lamentarsi.

Di seguito, la Pertusola, decise di chiudere la miniera nel 1921, lasciando in attivo solo la Laveria. Nel 1927 venne costruita una teleferica per il trasferimento dei materiali inquinanti a un vicino bacino di raccolta, evitando così di inquinare le acque del territorio.

La miniera rimase chiusa fino al 1943, anno in cui ripresero i lavori di estrazione. Dal 1949 in poi si iniziò a estrarre un minerale fino a quel momento ignorato: la Fluorite.

A seguito della crisi mineraria, la Pertusola Mining Ltd abbandonò la miniera nel 1969, lasciando la gestione ad altre società finché non venne definitivamente abbandonata nel 1993.

La Miniera di Su Zurfuru oggi

A oggi, la miniera è diventata un museo e al suo interno sono presenti diversi macchinari e oggetti che raccontano la storia mineraria in Sardegna.

Dal 2016, la Miniera di Su Zurfuru è stata presa in gestione da un gruppo di minatori e appassionati di storia e archeologia mineraria, in collaborazione con il Comune di Fluminimaggiore.

La “Su Zurfuru Mine” è un’associazione senza scopo di lucro, il suo obiettivo è quello di conservare e trasmettere alla collettività la storia della miniera e degli uomini e donne che vi hanno lavorato, mostrando anche i macchinari e le tecnologie utilizzate.

Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo spontaneo di ex-minatori e delle loro famiglie, i quali hanno messo a disposizione del museo i ricordi e gli oggetti accumulati in tanti anni di lavoro in miniera.

All’interno del museo si svolgono convegni, esposizioni, laboratori didattici ed eventi a tema.

Per saperne di più visita il sito web www.minierasuzurfuru.it

Il Museo

Tags: Miniera Su Zurfuru Storia
Eleonora Martis

Dall'amore per la mia terra, per la sua storia e tradizione, e dalla passione per il web marketing è nato Visit Sud Sardegna. Laureata in Comunicazione, mi occupo di Digital Marketing dal 2016. Mi piace creare contenuti creativi per il web ma soprattutto amo promuovere la Sardegna e far conoscere le sue meraviglie tramite Visit Sud Sardegna. Se vuoi sapere qualcosa di più su di me puoi visitare il mio sito internet www.eleonoramartis.com oppure puoi seguirmi su Instagram, Facebook, Twitter, LinkedIN o Vero.

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