Quando parliamo di Metalla ci viene in mente la città scomparsa, un mistero che risale all’Antico Romano Impero. Infatti, Metalla fu il più importante centro minerario dell’antica Roma situato nell’attuale Sulcis-Iglesiente.
Gli scavi e gli studi condotti fino ad oggi hanno dato la possibilità di portare alla luce resti di edifici romani, di monete dell’epoca, di attrezzi per la lavorazione dei metalli e di scarti minerali. Tutti questi elementi lascerebbero supporre che vi fosse un’intensa attività di estrazione.
Alcuni storici sono convinti che parlare di Metalla come una singola città possa essere riduttivo, infatti ritengono che Metalla possa essere descritta come un’area molto vasta, una regione ampia in cui erano previste molteplici attività: l’estrazione, la lavorazione e lo stoccaggio delle materie prime sulle imbarcazioni che, una volta cariche, navigavano verso gli altri nodi portuali dell’impero.
Potremmo localizzare Metalla nel Sud Ovest della Sardegna, procedendo verso il meridione, dopo Nabui, antica città dell’attuale guspinese, percorrendo tutta la costa fino ad arrivare alla Valle di Antas e attraversando le campagne di Grugua.
Alberto La Marmora, generale del Regno di Sardegna e archeologo, sosteneva che il centro urbano era situato nella Valle di Antas, dove è stato edificato il Tempio di Antas dedicato al Sardus Pater, dio da cui si presume discenda il nome dell’isola.
Fra le dune della spiaggia di Portixeddu, poco distante dalla Valle di Antas, sono stati trovati resti di scheletri umani, uno dei quali indossava anelli di metallo alle caviglie. Questo dettaglio fa pensare che si trattasse di uno schiavo, sfruttato dai romani per il lavoro in miniera.
Poco più a sud, nella zona di Grugua, è presente una galleria, detta “su presoni”, ovvero “la prigione”. Nelle pareti interne della galleria sono stati trovati anelli di ferro, forse utilizzati per incatenarvi gli schiavi.
Nell’area sopra descritta sono presenti antichi impianti idrici in piombo e questo fa pensare che Metalla, con il passare del tempo, sia stata sepolta dalla geologia sotto le alte dune di sabbia della zona.
In conclusione, ancora oggi non siamo in grado di portare alla luce i misteri di Metalla.
Nel Sud Sardegna molto è ancora da scoprire e noi ci auguriamo di poter presto ampliare le nostre conoscenze sul passato del nostro territorio, solo così potremo capire chi siamo e da dove veniamo.
Positivo