Un progetto fotografico a cura di Roberto Satta
"Filados de Sardigna" nasce dall'esigenza di raccontare quanto abbia da dire la mia terra, al di là delle spiagge, al di là dei resort... dentro le case, sos kuiles, le Cortes apertas, che raccolgono l'anima, la tradizione, i gesti e i visi di una tradizione che si tramanda da secoli come un filo che unisce il passato, il presente e la guida verso il futuro.
Che cos’è Filados de Sardigna?
Filados de Sardigna è un progetto che racconta una Sardegna poco reclamizzata. Parla di giovani che riscoprono le tradizioni e i valori del passato, narra di artigiani che portano avanti antichi mestieri con orgoglio e passione.
Roberto Satta mostra, tramite la fotografia, il lavoro di artigiani sardi specializzati in diversi campi. Grazie al suo progetto “Filados de Sardigna” vengono immortalati in alcuni scatti fotografici i vari e complessi passaggi della lavorazione di un prodotto artigianale.
In effetti, siamo abituati ad apprezzare e a valorizzare il prodotto finito, ne ammiriamo il capolavoro ma non ci soffermiamo sul tempo e le abilità tecniche e creative che esso richiede.
Grazie a questo progetto si può apprezzare anche “il dietro le quinte” di un lavoro tutt’altro che semplice e istantaneo.

Fino ad oggi, Roberto ha avuto l’opportunità di seguire tre donne che esercitano lavori diversi ma le quali hanno un valore che le accomuna: l’orgoglio per le proprie origini.
Per il primo progetto ha osservato Francesca Carta durante la coltivazione dello Zafferano Sardo; per il secondo reportage ha avuto modo di preparare i Culurgiònes con Maria Grazia Scano ed infine ha realizzato un gioiello sardo in compagnia dell’orafa Anna Catalano.
Lo scopo finale del mio progetto è mostrare alle persone la lavorazione e il tempo che richiede il prodotto finale.
ZAFFERANO: l’oro di Sardegna
Lo zafferano è una spezia molto antica che simboleggia ricchezza, luce e gioia. Lo zafferano – in sardo tafarànu, taferana, toforanu – è anche conosciuto come l’oro rosso della Sardegna. Grazie al clima particolarmente favorevole, un terreno fertile e all’abilità dei contadini sardi, in Sardegna viene prodotto uno zafferano di altissima qualità. Non tutti ne sono a conoscenza ma la Sardegna è il maggiore produttore nazionale di zafferano. Il Medio Campidano è l’area che coltiva più zafferano in assoluto. Per questo motivo, lo zafferano di San Gavino, Turri e Villanovafranca ha ottenuto dall’Unione Europea il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta).
I CULURGIONES
I culurgiònes (nome in lingua sarda, detti anche culurgiònis, culurjònes, culijònis, culurjònis, culunjònis, culinjònis, culurzònes, in italiano culurgiòne o culurgiòni) sono una pasta ripiena (di tipo raviolo) della Sardegna, conosciuti anche come angiulotus, cioè agnolotti. Con questo nome si intende sia la versione a base di patate, pecorino e menta, specialità culinaria tipica della regione storica dell'Ogliastra, sia altre che nel resto dell'Isola adottano ricette diverse, come quella della Gallura, che aromatizza il prodotto con scorza di limone o arancia.
I GIOIELLI
Per il terzo progetto, Roberto Satta ha seguito un’orafa di Assemini durante la lavorazione di un gioiello Sardo. Orafa Filigranista, Anna Catalano è conosciuta anche come Anna D’Arte. Anna realizza i suoi gioielli con metalli preziosi come oro e argento; lavora la filigrana artigianalmente realizzando magnifici gioielli moderni ma in grado di rispecchiare quella che è la tradizione sarda.
Roberto Satta è sempre alla ricerca di nuovi artigiani sardi, disposti a farsi fotografare mentre realizzano ciò che possiamo chiamare l’arte sarda. Visit Sud Sardegna promuove questa iniziativa poiché cosciente dell’importanza e del valore che hanno persone come Roberto, Francesca, Maria Grazia e Anna.
Chi è Roberto Satta?
Roberto Satta è un giovane fotografo professionista.
Circondato da rullini e videocamere, è cresciuto in un contesto familiare che gli ha permesso di conoscere l’arte della fotografia molto presto.
Nato a Cagliari il 3 gennaio 1991, ha già avuto la possibilità di vivere negli Stati Uniti, Germania e Inghilterra ma ha da poco deciso di tornare in Sardegna e dare il suo contributo.
L’esperienza all’estero ha contribuito a sviluppare la sua passione innata verso la fotografia. Infatti, in quegli anni ha avuto modo di lavorare per ristoranti e pub locali, e anche grazie alle collaborazioni con la National Geographic (@natgeo) – durante il loro primo food festival – è riuscito ad affermarsi come fotografo.

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