Cagliari (o Casteddu) è il capoluogo della Regione Autonoma della Sardegna.
Cagliari si affaccia al centro del Golfo degli Angeli ed è la città principale e più popolosa della Sardegna. La città metropolitana conta 431 038 abitanti.
La città si sviluppa intorno al colle del quartiere Castello ed è delimitata ad est dalla Sella del Diavolo e dallo Stagno Molentargius, a ovest dallo stagno di Cagliari, a sud dal mar Tirreno e a nord dal colle di San Michele e dalla pianura del Campidano.
Lasciatevi rapire dai vicoli pittoreschi del centro storico, dalle rovine romane, dai suoi eleganti palazzi, dalle sue Torri (come ad esempio la Torre dell’Elefante o la Torre di San Pancrazio) dalle Chiese antiche e dai suoi numerosi musei (Museo Archeologico Nazionale di Cagliari o la Pinacoteca di Cagliari). Godetevi una passeggiata nel suo bellissimo lungo mare e sorseggiate un caffè sotto i portici di Marina, il quartiere che si affaccia sul mare.
L’ evento più importante dell’anno è sicuramente la Festa di Sant’Efisio che si svolge il 1° maggio.
Le date da ricordare per la celebrazione del Santo Patrono di Cagliari e della Sardegna sono:
- 15 gennaio: è la data del martirio del Santo, celebrata, alla presenza dell’Arcivescovo della diocesi e dei devoti cagliaritani, con una processione che percorre le strade del quartiere storico di Stampace.
- 1 maggio: la processione inizia alle 10 del mattino con le traccas, seguono i devoti in abito tradizionale, i cavalieri, i Miliziani e la Guardiania. Il cocchio di Efisio si mette in cammino alle 12 e percorre il centro fino a sfilare davanti al municipio. Il pellegrinaggio prosegue con varie soste fino a Sarroch, dove si trascorre la notte.
- 2 maggio: il cammino riprende fino ad arrivare al luogo del martirio: Nora.
- 3 maggio: la Statua del Santo viene trasportata verso le antiche rovine della città di Nora per poi tornare verso Pula.
- 4 maggio: il pellegrinaggio riparte alle 8 del mattino alla volta di Cagliari, giungendo a destinazione verso le 22:30. La Festa finisce prima di mezzanotte e il Voto, come promesso l’11 luglio del 1652, è stato sciolto da tutto il popolo sardo.